Il dataset raccoglie i dati sugli addetti e sulle unità locali delle imprese manifatturiere dal 1937 al 2021. La copertura temporale consente di osservare, a livello regionale e provinciale, l’evoluzione della distribuzione geografica e dell’intensità dell’industrializzazione in Italia lungo oltre otto decenni.
Il dataset è organizzato in due sezioni principali.
- La prima comprende i dati regionali per gli anni censuari 1951–2011, tratti dalle serie omogenee ISTAT (1998) e Vitali (1970) che mantengono costante il campo di osservazione del censimento del 1951. Queste serie sono state aggiornate ed estese fino al 2011 per consentire confronti coerenti nel tempo.
- La seconda include i dati provinciali, disponibili per gli anni censuari 1937–2021, tratti dai Censimenti dell’industria e dei servizi dell’ISTAT. Le unità locali delle imprese sono state aggregate in quattro classi dimensionali: micro (<10 addetti); piccola (10-49 addetti); media (50-100 addetti); grande (100+ addetti). Queste aggregazioni non corrispondono alle classificazioni attualmente in uso, perché la distribuzione per classi di addetti differisce tra i censimenti. Tuttavia, le classi adottate garantiscono una distribuzione temporale omogenea e risultano sufficientemente rappresentative per analizzare la struttura dimensionale della manifattura nel lungo periodo.
È bene sottolineare che, nel corso del tempo, le metodologie censuarie hanno subito alcune modifiche, in particolare nelle classificazioni delle attività economiche, introdotte per recepire i mutamenti della struttura produttiva e gli adeguamenti agli standard internazionali (ISIC, NACE). Tra i principali cambiamenti:
- le attività di riparazione e manutenzione di autoveicoli e beni di consumo, considerate manifatturiere fino al 1971, sono successivamente riclassificate tra i servizi;
- la fabbricazione di prodotti petroliferi è inclusa nell’industria manifatturiera, tranne nel 1981, quando rientra nell’industria estrattiva;
- i panifici con vendita al dettaglio sono classificati nel commercio fino al 1981, dal 1991 nell’industria alimentare;
- la produzione cinematografica e gli studi fotografici vengono spostati dal manifatturiero ai servizi nella classificazione del 1991.
Queste variazioni comportano problemi di comparabilità temporale nelle serie storiche provinciali per classi dimensionali (sezione due). Tuttavia, tali differenze non compromettono la comparabilità complessiva delle imprese manifatturiere di media e grande dimensione (fatta eccezione per l’industria petrolifera di cui si è tenuto conto), che rappresentano la parte più stabile del campo di osservazione.
Il dataset è stato realizzato nell’ambito del progetto PRIN 2022 – The assessment of regional development policies in Italy through a new database (1950s–2000s). Esso fornisce una base informativa omogenea, documentata e di immediato utilizzo, utile per analisi empiriche sulla geografia economica, le trasformazioni industriali e i divari territoriali di sviluppo. La sua struttura facilita l’integrazione con altre fonti statistiche e consente l’elaborazione di indicatori spaziali e temporali a livello provinciale e regionale.
Per la citazione dei dati utilizzare:
“L’occupazione nell’industria manifatturiera in Italia (1937–2021)”, a cura di V. Daniele, R. Ghezzi, F. Samà, realizzato in base a dati “ISTAT” per il PRIN 2022, The assessment of regional development policies in Italy through a new database (1950s–2000s), https://datimezzogiorno.svimez.it